Lincoln non è il solito film tradizionale sul presidente americano.
Nello specifico ripercorre gli ultimi quattro mesi di vita, durante i quali cercò di fare approvare il XIII emendamento della Costituzione americana con cui fu definitivamente abolita la schiavitù negli Stati Uniti.
La ricerca dei voti e delle alleanze è il motore che muove la trama del film, che ripercorre tutte le battaglie politiche e personali di Lincoln, proprio alla fine della Guerra di Secessione.
Il patriottismo, come quasi in ogni film di Spielberg, permea tutta la vicenda.
Tuttavia il film resta uno studio non solo sulla politica statunitense, ma sulla politica in generale, intesa come sistema di incontri e compromessi tra uomini che siano uguali e non superiori al popolo.

La pellicola, che si apre sulle violenze del campo di battaglia si sposta quindi su un altro territorio di scontro: quello delle aule di tribunale e delle sale parlamentari in cui si decidono i movimenti di potere.

Il film sottolinea la necessità di una politica che insegua, con ogni mezzo possibile il giusto, la verità, il bene collettivo.