La Lombardia si avvicina diventare zona arancione da zona rossa. Ce la farà prima del 3 dicembre, ossia prima della scadenza della validità dell’attuale DPCM del 3 novembre 2020?
Per avere una conferma bisognerà attendere fino a venerdì 27 novembre, data decisa dall’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza per il mantenimento delle più rigide misure anti-contagio.
Lombardia Zona Arancione da Zona rossa? Ecco cosa cambierebbe
Nonostante la situazione Covid sia ancora molto seria nella Lombardia zona arancione, stanno emergendo dati indubbiamente incoraggianti che lascerebbero presagire un passaggio della regione da zona rossa a zona arancione.
Ma, nel dettaglio, cosa cambierebbe a livello di restrizioni in una Lombardia Zona Arancione e non più Zona Rossa?
Spostamenti nelle zone arancioni
Sarà ugualmente vietato uscire dal proprio Comune, se non per motivi di lavoro, istruzione, salute o necessità, ma all’interno del suo territorio sarà possibile muoversi liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione.
Ovviamente, anche all’interno del singolo comune, restano però valide le generali norme anti-contagio come il distanziamento e l’obbligo di avere con sé ed indossare dispositivi di protezione personale (le ormai famose mascherine).
In sostanza, liberi tutti ma con un coprifuoco la sera: sarà ad esempio possibile far visita ad amici per cena ma attenzione a non fare tardi. Bisognerà tassativamente avviarsi verso casa entro le 22 ma, il più breve tragitto dal luogo dove ci si trova al proprio domicilio o alla propria residenza potrà anche essere effettuato dalle 22.
Dopo il limite del coprifuoco fissato per tale ore, è invece possibile uscire di casa soltanto per esigenze specifiche e muniti di autocertificazione.
Negozi e Bar
In ambito commerciale, tutte le attività potranno riaprire nei giorni infrasettimanali senza limitazioni, mantenendo il consueto rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, gli ingressi scaglionati e una frequente sanificazione del locale e degli spazi espositivi.
Resteranno invece chiusi nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali, a esclusione delle farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, dei punti vendita di generi alimentari, dei tabacchi e delle edicole.
Non cambiano le regole per bar e ristoranti, ai quali resta consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio anche durante le ore diurne, proprio come accade oggi che la Lombardia è ancora zona rossa.
Palestre, Piscine e Sport
Restano sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, a eccezione delle attività di riabilitazione e degli allenamenti degli atleti.
È però possibile allenarsi o svolgere attività fisica all’aperto individualmente.
E’ consentito frequentare i centri e i circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti.
Musei ed Eventi
Se la Lombardia diventasse zona arancione non cambierebbe molto in tema di musei ed eventi.
Difatti resterebbe comunque confermata la chiusura dei musei e il divieto di organizzare eventi aperti al pubblico, senza un allentamento delle misure restrittive rispetto a quanto previsto per le zone rosse.
Scuola nelle zone arancioni
Gli studenti di seconda e terza media possono tornare a seguire le lezioni in classe, salvo diversa indicazione dei governatori, mentre gli studenti delle scuole superiori proseguiranno con la didattica a distanza.
Nelle università, le uniche attività che possono essere svolte in presenza sono quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori.
2 risposte
Indecente lasciare ancora i bar e ristoranti chiusi ..li vogliono portare al suicidio? Al fallimento?
Ma vaffanculo la zona arancione e la zona rossa ma va a cagher