Blockchain: cos’è e come rivoluziona il nostro pensiero

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Perché sentiamo parlare così tanto ultimamente di Blockchain? Cos’è, come funziona, e come si pensa che influenzerà il nostro futuro?

 

 

Bitcoin
La prima cosa a cui pensiamo quando sentiamo parlare di Blockchain è il Bitcoin . Ad oggi esso è sicuramente l’applicazione più popolare di questa tecnologia e che più ci incuriosisce. Ma ciò che realmente offre la blockchain è molto più di una “nuova moneta”, è un nuovo modo di pensare!                          

                                               

Le basi della catena
Per capire come sono strutturate le fondamenta della blockchain dobbiamo
introdurre i concetti di peer-to-peer e di firma digitale , due delle tante colonne portanti di questa tecnologia.
Siamo abituati ad oggi alla struttura client-server: tutti i giorni apriamo il computer (client) e chiediamo a Google (server) di rispondere alle nostre domande. Il modello peer-to-peer porta tutti allo stesso livello, condividendo le informazioni con gli altri nodi (peers). Quasi tutti avremo avuto a che fare con BitTorrent, che nelle sue molteplici forme permette di scaricare file (principalmente viene utilizzato per i film) chiedendo non più ad un server centrale ma agli altri nodi che già li possiedono.
Blockchain utilizza proprio questo concetto per “comunicare al mondo” che una certa transazione è stata effettuata: tutti i registri (ledger) aggiungono così alla propria coda il trasferimento avvenuto, diventando così di fatto testimoni di quanto accaduto. Chi però ha davvero avuto a che fare con BitTorrent si sarà sicuramente imbattuto in problemi di autenticità del materiale ricevuto: chi garantisce quindi che i registri riportino il vero?
Per questo introduciamo l’altro colosso della blockchain: la crittografia, con la quale è poi nata la firma digitale. Per capire a grandi linee come quest’ultima funzioni si pensi di dover mandare ad un amico una lettera cartacea importante e, nella paura che il nostro tramite possa cambiare il messaggio scritto, si alleghi al testo una traduzione utilizzando uno schema conosciuto solamente dai due interlocutori e quindi illeggibile a terzi (ad esempio prendendo una lettera sì ed una no dal testo): se il postino cambiasse qualche parola per trarne vantaggio il destinatario se ne accorgerebbe subito provando a riscrivere l’impronta (hash) del
messaggio che purtroppo è stato cambiato e notandone la differenza con quella originale calcolata dal mittente. Chiaramente gli algoritmi utilizzati nella crittografia moderna sono decisamente più sofisticati, impiegando ad esempio chiavi pubbliche e private per cifrare e decifrare i dati, rendendone alla fine praticamente impossibile la contraffazione.

 

Da tecnologia ad infrastruttura
La blockchain, basandosi sull’estrema sicurezza della propria struttura e sulla piena trasparenza di quello che avviene al suo interno, compresa la possibilità di tracciare i dati in tutto il loro percorso, elimina di fatto la necessità degli intermediari che al giorno d’oggi siamo costretti ad interpellare ed a cui dobbiamo affidare i nostri beni più importanti. Ma c’è di più, nella catena a blocchi non è neanche richiesto che i nodi coinvolti in un’interazione conoscano l’identità reciproca o si fidino l’un dell’altro: è il sistema stesso che garantisce, data la concezione stessa della sua struttura, l’autenticità di quello che viene registrato e comunicato a tutti. Queste
caratteristiche rendono possibile l’applicazione della blockchain in tutti gli ambiti di attualità: in Estonia si stanno già celebrando matrimoni virtuali registrati sulla blockchain; l’Honduras sta lavorando alla conversione delle proprie iscrizioni nel registro fondiario per la compravendita di terreni in modo da renderle infalsificabili; allo stesso modo in diverse realtà si sta pensando di applicare tale sicurezza innovativa nel campo elettorale (non c’è esempio più attuale dell’ex presidente degli USA Trump, egli non avrebbe potuto o avuto alcun motivo di dubitare della legittimità dei voti se fossero stati registrati sulla blockchain in quanto sarebbero indelebili,
trasparenti, e quindi inconfutabili); pensate inoltre a quanto sareste tranquilli nel donare i vostri soldi tramite Blockchain e poter vedere nei registri come viene speso ogni singolo centesimo della vostra transazione!

 

Il mondo con la blockchain
Provate ad immaginare un mondo senza banche, al quale fino ad oggi abbiamo dovuto affidare i nostri soldi in cambio di commissioni sui nostri guadagni; immaginate di poter evitare di pagare un notaio per firmare ogni documento importante, ma di poter registrare l’atto sulla blockchain. Tutto questo è già realtà!
Esistono infatti delle società che permettono di caricare i propri documenti, di firmarli digitalmente o con la propria firma fotografata precedentemente, allegarci anche un video in cui dichiarate l’autenticità di
quanto fatto semplicemente leggendo una frase che colloca precisamente la
firma nel tempo, e che poi pubblicano il tutto sulla catena trasformando così i registri della blockchain in milioni di innegabili prove.
Con la blockchain non dobbiamo più sperare che le persone a cui ci siamo affidati non abbiano sbagliato, o non vogliano solamente fare i loro interessi. Sembrerebbe davvero che abbiamo la tecnologia che finalmente riesca a risolvere i problemi che fino ad oggi la nostra realtà abitudinaria non era ancora riuscita a risolvere. Perché allora quando se ne parla non siamo ancora convinti che tutto questo sia così sicuro? Perché non riusciamo a fidarci di questa tecnologia? La risposta è molto semplice: perché la blockchain rappresenta una rivoluzione della nostra realtà, dell’intera concezione della società e persino del nostro pensiero!

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